Lo spirito, il corpo, il sacro nell’arte contemporanea
Mostra curata da Giorgio Seveso e Chiara Gatti
Periodo: 15 novembre 2014 - 6 gennaio 2015
Luogo: Sala espositiva Bipielle Arte, via Polenghi Lombardo, Lodi
Visitatori: 2500 persone
Catalogo: 22 x 22 cm, 120 pagine, colori, Euro 15 (clicca qui per maggiori informazioni)
La mostra si propone di indagare su due accezioni della sacralità riferita alla dimensione umana.
Una accezione antropologica. Non necessariamente si deve identificare il sacro con il divino. Sacro è una parola indoeuropea che significa “separato” e fa riferimento alla potenza che gli uomini hanno avvertito come superiore a loro e perciò collocata in uno scenario “altro”, cui hanno dato il nome di "sacro", e solo successivamente di “divino”. In questo scenario Dio è arrivato con molto ritardo. Il sacro origina da potenze che l’uomo ha avvertito come superiori a sé e ha collocato in una regione “altra”, denominata appunto “sacralità” (Galimberti).
Una accezione valoriale. Sacralità laica o religiosa dell’umano come attribuzione di valore, come centralità definitiva assegnata all’uomo nell’ambito della realtà e della natura.
Una mostra come proposta di confronti plurali:
Espongono gli artisti: Agostino Arrivabene, Vincenzo Balena, Paolo Baratella, Jean Marie Barotte, Salvatore Benegiamo, Verdiana Calia, Franco Corradini, Gioxe De Micheli, Graziano Gregori, Angela Maltoni, Mirco Marchelli, Iros Marpicati, Maria Micozzi, Elena Modorati, Daniela Novello, Bianca Orsi, Marilisa Pizzorno, Mario Raciti, Marco Seveso, Luciano Sozio, Luigi Timoncini, Valentino Vago, Serena Zanardi, Christian Zucconi.