Data: 12 giugno 2015
Luogo: Chiesa di San Francesco, piazza Ospitale (piazza San Francesco), Lodi
Ora di inizio del concerto: 21.00
Durata: circa 70 minuti
Ingresso gratuito
UN DECENNIO DI CORI INGLESI
di Giampiero Innocente (Direttore del Collegium Vocale di Crema)
Dieci anni sono trascorsi dal giugno 2005 quando il Coro del Royal Holloway di Londra inaugurò quella che, in seguito, sarebbe divenuta una vera e propria tradizione di ospitalità dei cori di College inglesi.
Sono passati dieci anni in cui siamo stati fortunati testimoni nell’ascolto e nella conoscenza dei College più prestigiosi delle Università britanniche: questi gruppi, di assoluto valore, ci hanno portato nel mondo meraviglioso delle loro chiese gotiche, nei chiostri pieni di vita studentesca, sui verdi prati che circondano le aule delle lezioni universitarie.
Nel nostro animo si sono susseguiti centinaia di brani musicali, ognuno dei quali ci ha regalato un’emozione forte, un ricordo, una sensazione difficile da dimenticare. Dallo scorso anno, poi, è nata un’altra “tradizione nella tradizione”, ovvero: il ritorno di gruppi che sono già transitati almeno una volta in questi tour. Ed ecco che uno dei migliori cori universitari del mondo (con formazione mista) decide di tornare quest’anno: il King’s College London. Nessuno dimentica come nel 2011 l’ascolto dei brani di Gregorio Allegri (tra cui il celeberrimo “Miserere”) e il fantastico mottetto di Bach “Singet dem Herrn” avevano esaltato le voci dei coristi del King’s, improntate ad una vocalità più europea che inglese, e al tempo stesso avevano scosso noi uditori di fronte alla forza interpretativa e alla sonorità messa in gioco in quei concerti.
Il ritorno del King’s College avviene, però, in un momento triste e doloroso: la scomparsa del direttore David Trendell, persona amabilissima e dalla spiccata gentilezza, persona che non aveva bisogno di molto tempo per diventare un amico, discreto e riservato, ma amico attento.
Avevo avuto con David uno scambio di mail pochi giorni prima di quel 28 ottobre 2014 e attendevo da lui una comunicazione sull’idea del programma di questo nuovo tour italiano che, senza alcun dubbio sulla qualità organizzativa, mi aveva chiesto di poter ripetere. Quella mail non è mai arrivata! La sua morte improvvisa e prematura (a soli 50 anni) ha colto tutti di sorpresa e quando ne sono venuto a conoscenza sono rimasto per un po’ di tempo stordito e incredulo, pensando che la notizia con la quale gli studenti di Londra annunciavano la sua scomparsa fosse quasi uno scherzo. David se n’era andato in punta di piedi, nel sonno, senza disturbare nessuno. Era il suo stile discreto e quasi timido, che in realtà dimostrava un grande rispetto per le persone e le situazioni. Era lo stile poco appariscente e poco “mediatico” di un grande direttore che sapeva far cantare meravigliosamente il suo coro: quasi una contraddizione, che però rilevava in questa strana dialettica la vera protagonista delle sue esecuzioni, la musica, di fronte alla quale l’uomo, il personaggio, il grande maestro o il mirabile esecutore non sono nulla se non il veicolo di quella forza trascendente che la musica porta con sé. David l’aveva capito e le continue segnalazioni dei grandi magazine musicali di tutto il mondo, le sue esecuzioni premiate più volte – mirabili sintesi di analiticità musicologica e forza interpretativa- rappresentavano per lui non un riconoscimento personale, ma il mettere in evidenza il senso e il significato della musica. Anche i ragazzi del suo coro, formati a livelli altissimi, erano educati in questo processo di “riconoscimento” della musica. David era un grande direttore, un appassionato insegnante, un maestro sulla strada della ricerca della verità, quella Verità che l’ha rapito nel silenzio di una notte autunnale. Tutti noi sappiamo che lui non è qui fisicamente ma lo è ancor più nella dimensione della vita eterna che la sua fede semplice ma forte gli faceva credere in profondità.
Chi lo ha conosciuto riconoscerà, anche in questi concerti, il suo insegnamento e proprio per questo il suo mirabile coro ha deciso di dedicare questo tour al direttore defunto, anche con brani musicali composti appositamente da suoi amici.
IL CORO DEL KING’S COLLEGE LONDON
A causa della morte improvvisa di David Trendell (lo scorso 28 ottobre 2014), la direzione del Coro King’s College di Londra è stata affidata a Gareth Wilson fino alla fine del corrente anno accademico.
David era il responsabile diretto di Gareth Wilson al King’s College. Colleghi del Dipartimento di Musica per quasi quindici anni, erano amici di lunga data. Il Coro del King College di Londra è uno dei più acclamati cori universitari a voci miste dell’Inghilterra. Fondato nella sua forma attuale nel 1945, si compone di un massimo di 30 coristi che studiano in diverse facoltà universitarie. Il King’s College, fondato nel 1829, fa parte dell’Università di Londra. Oltre a fornire musica per i servizi liturgici nella magnifica cappella del College (recentemente restaurata), il coro ha una reputazione internazionale, in particolare per le esecuzioni della polifonia rinascimentale.
Il coro tiene numerose esecuzioni sia in Inghilterra che all’estero. Nel Regno Unito il King’s College ha tenuto concerti nell’annuale Smith Square Festival a Londra, nel Festival Spitalfields e Festival Oundle.
Recentemente il coro ha tenuto concerti a Venezia, Gibilterra e in estate del 2012 in vari festival in Francia. Nel 2013, il coro si è recato in tour a Hong Kong.
Gareth Wilson è stato insegnante presso il Dipartimento di Musica del King’s College London fino al 2000, è un professore del Royal College of Music di Londra e visiting lecturer al Royal College of Organists.
Oltre al lavoro come direttore di coro e compositore, è Direttore di Musica presso la Christ Church nel quartiere di Chelsea, dove è stato responsabile per l’esecuzione di oltre 100 nuove opere per la liturgia anglicana, oltre ad aver avuto un ruolo di primo piano nell’installazione del nuovo organo Flentrop della chiesa. Le sue composizioni liturgiche sono state ascoltate in decine di cattedrali, chiese e cappelle dei college di tutta l’Inghilterra.
Tra il 2007 e il 2011, si è dedicato al dottorato in Teologia e Filosofia presso il Heythrop College, Università di Londra, e sta ora approfondendo la ricerca nel rapporto tra teologia, filosofia e musica, con un particolare interesse per il contributo della musica allo sviluppo dell’ateismo nel XIX secolo.
Soprani: Robyn Donnelly, Mimi Doulton, Mary Fraser, Elizabeth Gornall, Lindsey James, Charlotte Nohavicka, Ciara Power, Imogen Vining, Ellie Williams, Rebecca Widdicombe, Martha Woodhams.
Alti: Rosie Goodall, Caitlin Goreing, Billie Hylton, David Lee, Matthew O’Keeffe, Ben Taylor-Davies, Jacob Werrin.
Tenori: Miles Ashdown, James Green, Sam Lyons, Jaivin Raj, James Rhoads.
Bassi: Freddie Benedict, Joey Edwards, Alex Pratley, Scott Richardson, Dominic Veall, Tom Wood
PROGRAMMA
Anonimo: Descendi in Ortum Meum
Antony Pitts (1969-): Pie Jesu
Alonso Lobo (1555-1617): Versa est in luctum
Silvina Milstein (1956-): New work
P.L. da Palestrina (ca. 1525-1594): Quam pulchri sunt gressus tui
Matthew Martin (1976-): New work
Jean Lhéritier (1480-1551): Nigra Sum
Matthew Kaner (1986): Duo seraphim
P.L. da Palestrina (ca. 1525-1594): O beata et gloriosa trinitas
Francis Grier (1955-): Panis Angelicus
Francis Pott (1957-): Nigra sum
William Byrd (ca. 1539-1623): Laudibus in Sanctis
Clemens non Papa (1510-1555): Ego flos campi